
NEW YORK. Alla XXV edizione di Premiere Vision al Metropolitan Pavillion l'Italia ha scelto il tema "seduction" per presentare in anteprima agli operatori americani le tendenze del settore tessile-abbigliamento nella più importante fiera della East Coast.
Sarà perché attratti dalla parola "seduction" o forse perché il Made in Italy continuare a strabiliare, oppure perché il padiglione italiano è il più numeroso con 30 aziende espositrici, sta di fatto che i tremila operatori americani da ieri in visita hanno mostrato notevole interesse.
Col mercato italiano stagnante le aziende italiane guardano con sempre maggiore attenzione al mercato americano, dove i dati lasciano interpretare una ripresa, seppure lenta.
Questi rivelano che nei primi 4 mesi dell'anno si conferma il trend di ripresa delle importazioni dall'Italia, con i tessuti di lana che continuano ad essere i più richiesti: un settore questo che pone l'Italia al primo posto tra i paesi fornitori con un valore di 14.62 milioni di dollari.
Alla Premiere Vision gli espositori provenienti da tutto il mondo anticipano ai buyers americani le collezioni che verranno presentate a settembre a Milano Unica e poi a Parigi.
Le aziende italiane rappresentano i principali distretti produttivi in Piemonte, Lombardia e Toscana. Dopo i nostri, gli espositori più numerosi vengono da Turchia con 23 aziende e dalla Francia con 19.
Ieri, accompagnata dal direttore esecutivo dell'Ice in Usa Aniello Musella, ha fatto visita a Premiere Vision la prima donna console generale, Natalia Quintavalle, decisamente più interessata e incuriosita dai tessuti rispetto ai suoi colleghi maschi che l'hanno preceduta.
"La mia impressione - dice il Console Generale - è che si vedono delle cose molto belle che ci danno un'idea di come saranno i tessuti della stagione autunno-inverno 2013-14. Ho visto un po' di tutto e devo dire le cose italiane come i pizzi, tessuti pesanti e per le cravatte sono molto belli".
Ma non è qui per lo shopping. Il ministro Quintavalle si intrattiene con gli espositori, chiede informazioni sull'andamento del mercato e parlando in francese scambia battute con il presidente della fiera Jacques Brunel.
"Il riscontro con le persone con cui ho parlato - sostiene il Console Generale - è che effettivamente New York continua ad essere una piazza molto importante per presentarsi e per raggiungere buyers americani e non. Mi sono sembrati tutti molto soddisfatti dei contatti che hanno avuto e spero che abbiano un buon successo".
Dal numero maggiore di espositori italiani presenti quest'anno alla fiera si deduce che dall'altra parte dell'Atlantico le aziende mirano alla conquista di una fetta maggiore del mercato a stelle e strisce.
"È anche la reazione delle persone con cui ho parlato. È molto significativo che in una fiera, che è la preview di quella francese, in realtà ci sia questo gruppo molto forte di espositori italiani" sottolinea Quintavalle.
E il francese Brunel, presidente della fiera, al Console Generale ha detto "vive les italien".
"Mi ha detto che esiste una collaborazione stupenda con gli italiani, è un caso in cui, aldilà della competizione che ci può essere tra prodotto italiano e francese, la dimostrazione che, invece, non solo l'Italia e i produttori italiani sono molto competitivi, ma che sono in grado di lavorare con produttori di altri paesi europei per presentare su un mercato importante come quello americano, quello che di buono sappiamo fare in Europa" ha consluso il ministro.
"Questa edizione estiva - spiega Aniello Musella - è sicuramente molto affollata, è la conferma del trend che già abbiamo visto nella passata edizione invernale e quindi dà una indicazione che, nonostante le indicazioni negative in giro, il mercato americano continua lentamente la sua ripresa. Questa è una percezione che si ha girando tra gli stand, soprattutto poi si ha una conferma parlando con gli espositori italiani".
L'Italia nel tessile investe molto in questa fiera newyorkese indirizzata al mercato americano.
"L'Italia ha una presenza molto rilevante e questo è un aspetto molto importante" conferma Musella.
Il direttore dell'Ice riferisce che l'agenzia per il commercio estero è tornata a dare il contributo non soltanto di tipo organizzativo, ma anche da un punto di vista di sostegno finanziario, contrariamente all'ultima edizione per tutti i vari passaggi dell'Ice.
"Non abbiamo i grandi numeri di espositori come prima del 2006 e della grande crisi quando erano 50, però già 30 è un numero importante" precisa Musella.
Questa fiera - spiega il direttore dell'Ice - presenta il prodotto diviso per tendenze e "seduction" è una delle linee che raggruppa un certo numero di prodotti in anteprima per stilisti, designer e grossi buyer americani che orientano gli acquisti.
"Il linguaggio con cui si parla agli stilisti - osserva Musella - è proprio attraverso le tendenze".
fonte: www.americaoggi.info
Award-winning author and Brooklynite Paul Moses is back with a historic yet dazzling sto...
For the first time ever, The Cathedral of St. John the Divine, in collaboration with the O...
Si intitola Pietra Pesante, ed è il miglior giovane documentario italiano, a detta della N...
On Sunday, November 17 at 2 p.m., Nick Dowen will present an hour-long program on the life...
Italian brakes maker Brembo will build a new foundry in Michigan to expand its manufacturi...
The Morgan Library & Museum's collection of Italian old master drawings is one of the...
April 16, thursday - 6,30 EDTAzure - New York, NY - 333 E 91st St, New York 10128Tick...
How has Italy influenced the world of Jewelry? Join us for a special lecture on the a...