Activism.com: successo negli USA per la startup nata in Italia

May 30, 2013 723

Un megafono per le battaglie sociali online. Questo è "Activism", piattaforma nata a Milano 18 mesi fa. Si chiamava PetizioniOnline.it: oggi esiste in 32 nazioni e conta 5 milioni di utenti registrati che la usano per le raccolte firme per le ragioni più disparate.

Massimiliano Squillace e Nicola Di Campli sono i fondatori di "Activism", nata, spiegano, "sulla base di un forte senso etico, un codice rigoroso a cui anche oggi il sito e chi ci lavora si attiene. Sulla base di questa forza sono più di 10.000 le ONG e le Organizzazioni No Profit che usano i servizi di Activism per le loro raccolte firme".

Il successo della start up non è passato inosservato: il fondo Amiata Ventures di Miami ha acquistato il 17% di Activism.

"Activism è la nostra missione, ma i protagonisti del successo di Activism sono le associazioni no profit e le persone che ogni giorno ci credono creando progetti e diffondendoli", spiega Di Campli. "Activism non è solo un sito, i progetti nascono in Activism prendono forza, crescono e poi girano per il mondo nella difesa dei diritti degli animali, ambientali e soprattutto umani. Amiata Ventures è il partner ideale e insieme ai nostri utenti e renderemo Activism ancora più grande, lottando per i nostri valori: onestà, imparzialità, riservatezza e trasparenza".

Così, allo "storico" ufficio di Londra e al nuovo a Miami, "Activism" si prepara ad inaugurare in autunno una sede a New York, cuore del noprofit a livello mondiale.

"La cosa più difficile è stata far capire che un buon progetto possa arrivare da un italiano, per questo prima siamo diventanti grandi e poi abbiamo venduto. C'è molta diffidenza, il progetto da solo non basta", racconta Massimiliano Squillace. "Il mio consiglio è di partire da soli, spread the word to end the word partendo dai vostri amici. Se l'idea è forte basteranno loro per portarla in giro".

Fonte: AISE

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