La meccanica strumentale italiana vista dalle aziende di USA, Canada e Messico: l’indagine ICE

Mar 02, 2013 846

Elevato contenuto di innovazione, tecnologia superiore alla media dell'offerta internazionale di settore, adeguato rapporto qualità-prezzo: sono questi alcuni degli aspetti che le aziende manifatturiere dei paesi NAFTA coinvolte nell'indagine "Machines Italia Awareness Survey NAFTA 2012", riconoscono ai beni strumentali Made in Italy.

L'indagine, realizzata dagli Uffici dell'Ice di Chicago, Toronto e Città del Messico in collaborazione con Federmacchine, associazione di categoria che riunisce i costruttori italiani dei beni strumentali, è stata presentata ieri in anteprima presso la sede dell'Associazione a Cinisello Balsamo (Milano).

A fronte di una piena promozione sugli aspetti oggettivi dell'offerta tuttavia, l'industria italiana della meccanica strumentale viene giudicata ancora carente nei servizi post-vendita: supporto tecnico per assistenza e ricambi non sempre tempestivo, costi di manutenzione troppo elevati, difficoltà di comunicazione.

Il Sondaggio è stato condotto attraverso interviste somministrate a circa 700 tra manager e responsabili acquisto di industrie manifatturiere locali di variegata dimensione (piccole, medie e grandi multinazionali) di Canada, Messico e Stati Uniti, su un campione di aziende manifatturiere rappresentative delle imprese che utilizzano macchinari e attrezzature di 15 settori (dalle macchine agricole a quelle per ceramica, passando per le macchine dell'industria grafica e cartotecnica, solo per citarne alcune).

Le aziende che hanno partecipato all'indagine hanno risposto volontariamente alle domande del questionario, fornendo informazioni sugli aspetti rilevanti e le tendenze del settore in cui operano, le loro preferenze durante il processo di acquisto di beni capitali e le loro proiezioni ed esigenze sugli acquisti futuri.

Nel complesso, delle circa 600 aziende statunitensi e canadesi che hanno risposto al sondaggio, due terzi si trovano negli USA e poco meno di un terzo in Canada. Il 38% degli intervistati è rappresentato da utenti o da utilizzatori in passato di macchinari italiani e, di questi, circa la metà si è detto convinto che i macchinari italiani abbiano contribuito alla realizzazione di prodotti che non erano in grado di realizzare prima dell'acquisizione. Alcune delle nuove funzionalità rilevate comprendono il consolidamento delle fasi di produzione, il miglioramento della qualità dei prodotti lavorati, l'espansione della capacità produttiva, la creazione di nuovi prodotti e la riduzione tempi di produzione. Si tratta quindi di un notevole punto di forza e potenziale vantaggio competitivo dei macchinari italiani.

L'Italia risulta essere il Paese più conosciuto in tre settori: macchine agricole, lavorazione marmo e pietra, lavorazione del legno collocandosi al quarto posto tra i Paesi di origine degli ultimi macchinari acquistati dagli statunitensi, mentre raggiunge il terzo posto in Canada.

L'indagine è stata inoltre svolta per la prima volta in Messico, dove i 60 manager interpellati hanno evidenziato come la buona qualità e l'affidabilità costituiscano le principali variabili motivazionali alla base della scelta d'acquisto di macchinari italiani rispetto all'offerta della concorrenza. I punti di forza della percezione della produzione italiana sono considerati: buona relazione qualità-prezzo, flessibilità, precisione, robustezza, design, velocità. Viceversa, i punti di debolezza sono riferiti a prezzi elevati, mancanza di pezzi di ricambio, servizi di manutenzione e post-vendita non sempre adeguati.

In termini di familiarità dei brand, le imprese italiane si collocano al secondo posto nelle risposte degli intervistati, dopo la Germania. Il panorama industriale messicano sta cambiando rapidamente, migliorando progressivamente il suo posizionamento nelle graduatorie mondiali di produzione delle industrie automobilistica, aerospaziale, ICT, elettronica di consumo ed elettrodomestici. Numerosi fornitori di primo livello dell'industria automobilistica ed aerospaziale si sono recentemente installati in Messico, per cogliere i vantaggi di costo dei fattori produttivi offerti dal Paese: sono potenzialmente notevoli gli spazi per le imprese italiane che riusciranno a proporsi all'emergente segmento di fornitori locali di componenti di secondo e terzo livello.

Oltre ai risultati dell'"Awareness Survey" l'Agenzia Ice ha presentato anche i dati dell'"Automation Study" focalizzato sull'indice di utilizzo della robotica e sulle pratiche di automazione fra i produttori del Nord America in diversi settori industriali, e condotto nell'ambito del Progetto Machines Italia, in collaborazione con l'importante rivista di settore statunitense IndustryWeek.

Fonte: AISE

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