Per non perdere il patrimonio linguistico degli italiani d'America

Nov 13, 2020 445

Quando mio nonno sbarcò a Nuova York per vivere il sogno americano aveva 22 anni, sapeva leggere e scrivere, era contadino e di “razza italiana meridionale”, secondo i registri di Ellis Island. Era arrivato a bordo della Providence, salpata da Napoli il 23 settembre 1923. Aveva in tasca 20 dollari.

Secondo l’ISTAT, solo nel 1916 hanno lasciato l’Italia 872.598 italiani. Molti di essi hanno attraversato l’oceano per non tornare più indietro: sono rimasti in Argentina, in Brasile, negli USA, o in Australia, hanno trapiantato il loro cuore e le loro lingue e sono restati lì, nella terra che li aveva accolti a volte senza troppo entusiasmo. Di molti di loro si sono perse le tracce.

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SOURCE: https://www.huffingtonpost.it/

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