
BY: PAOLO DE LUCA
Sedici ospiti americani, presentati da un direttore francese, in un museo italiano, nel cuore di Napoli. La contaminazione culturale su cui da tempo insiste Sylvain Bellenger, diventa sempre più una realtà nella “sua” Capodimonte. Il salone Camuccini ospita infatti la presentazione degli “American Friends of Capodimonte”, onlus che promuove le attività ed i progetti della pinacoteca. È il primo esempio di associazione statunitense, nata su impulso dello stesso Bellenger (e con il maestro Riccardo Muti come presidente onorario) a sostegno di un museo in Italia.
Sostegno più che concreto: un esempio è l’arrivo dello storico dell’arte James Anno, che si è aggiunto allo staff dei curatori partenopei. Lavorerà qui per i prossimi due anni ed il suo stipendio, oltre che alloggio (per un totale di circa 500 mila euro) è stato pagato dagli “American Friends”. Iniziative del genere, volte alla filantropia, sono da sempre promosse e incentivate con sgravi fiscali dal Governo Usa. “Non conosco nessun Paese come gli Usa - aggiunge Bellenger - che sostenga la cultura in maniera così priva di campanilismi”.
SOURCE: http://napoli.repubblica.it
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