There are 17 million people living in the United States who, thanks to historical reconstructions of their family register, would be entitled to be Italian citizens.
It is another Italy that extends our borders, a widespread Italy. For each of them, Made in Italy is synonymous with something well done, with taste, elegance, to perfection. They show their love for Italy by showing off their roots, culture and history.
The Italian Americans have climbed the steps of the American social, economic and cultural ladder: their experience is made of sacrifices, struggles, humiliations, labour, trust in themselves and in the land that welcomed them.
It was not easy for them at the beginning: discriminated for their origin and their religion, penalized for the conditions in which they reached Ellis Island and long victims of stereotypes.
Every sector of the life of the stars and stripes country - from sport to the economy, from art to medicine, from military to culture, from research to food, from architecture to entertainment, from education to commerce and so on - has been improved and exceptionally grew thanks to the work of the Italian Americans.
To celebrate their identity, they chose the hero who "discovered" America as their flag bearer: Christopher Columbus.
A pioneer who introduced Western civilization in places where the use of the wheel was unknown, at the end of the fifteenth century, while in Italy we lived the most fertile era of the entire history of man: the Renaissance.
A hero of ours, a man for whom the process of sanctification had been concluded positively, then interrupted only because of a son, recognized and loved, but born out of wedlock.
President Reagan said that Columbus could be defined as "the inventor of the American dream", the creator of an innovative project, able to raise funds to support his adventure, motivator of a team of colleagues, overcoming skepticism and mutiny, who then led to the successful achievement of the goal.
An explorer who lived almost 6 centuries ago and who today some intend to judge by the parameters of the 21st century, a dangerous exercise in style which we reject and which would lead to the destruction of every symbol of Western culture, first and foremost the American culture.
Today, in the age of political correctness, there is in fact a growing movement that has elected Columbus as "fifteenth-century mass murderer", making him a scapegoat for a war on European values, which have given America so much.
For this reason, it is necessary to organize, in Italy and in the United States, an opinion movement that defends our identity.
A movement that supports those who, with a lot of heart and passion, without coordination and means, have spontaneously activated themselves in the Italian American communities scattered throughout all 50 States.
Those communities that erected the 144 statues of Columbus in America, often paying for their construction and restoring the vandalized ones at their own expense, defending a value without any intention of opposition.
The first Columbus Day in Colorado was celebrated in 1907; in 1909 in Denver the first Columbus Day Parade saw Italian and Native American parades together.
On these values was promoted the federal holiday, which the Americans honor with parades and demonstrations in which our two flags wave together, as a tribute of gratitude to Italy.
With this initiative we also aim to promote events, offering tools and platforms of communication, useful to spread alternative topics to the theses of the states, counties and cities that cancel Columbus Day to replace it with Indigenous Day.
Celebrating the roots of Western civilization cannot by its nature and history be a way to oppose to anything, but it must be an opportunity for discussion and dialogue to share values in respect of all.
For this reason, we ask you to subscribe to this Manifesto, an expression of individual support for the Italian institutions that have recognized October 12 as the "National Day of Christopher Columbus" among the national and international celebration days, and for the Italian communities in the United States with whom we share the pride of our identity. To subscribe to this Manifesto, please click here.
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Sono 17 milioni le persone che vivono negli Stati Uniti e che grazie a ricostruzioni storiche del loro albo familiare, avrebbero diritto alla cittadinanza italiana.
E’ un’altra Italia che estende i nostri confini, un’Italia diffusa. Per ognuno di loro il made in Italy è sinonimo di qualcosa fatto bene, con gusto, eleganza, a regola d’arte.
Mostrano l’amore per l’Italia esibendo le proprie radici, la cultura, la storia.
I nostri connazionali americani hanno salito i gradini della scala sociale, economica e culturale statunitense: la loro esperienza è fatta di sacrifici, lotte, umiliazioni, fatiche, fiducia in loro e nella terra che li ha accolti.
Non è stato facile, per loro all’inizio: discriminati per la loro provenienza e la loro religione, penalizzati per le condizioni in cui raggiunsero Ellis Island e a lungo vittime di stereotipi.
Ogni settore della vita a stelle e strisce – dallo sport all’economia, dall’arte alla medicina, dal mondo militare alla cultura, dalla ricerca all’alimentazione, dall’architettura all’intrattenimento, dall’istruzione al commercio e così via – è stato migliorato e positivamente contraddistinto grazie all’opera degli italiani d’America.
Per celebrare la loro identità hanno scelto come portabandiera l’eroe che ha “scoperto” l’America: Cristoforo Colombo.
Un pioniere che introdusse la civiltà occidentale in luoghi dove non si conosceva l’uso della ruota, a fine XV secolo, mentre in Italia si viveva l’era più fertile dell’intera storia dell’uomo: il Rinascimento.
Un nostro eroe, un uomo per cui il processo di beatificazione era stato concluso positivamente, poi interrotto solo a causa di un figlio, riconosciuto e amato, ma nato fuori dal matrimonio.
Il Presidente Reagan disse che Colombo poteva essere definito “l’inventore dell’American dream”, ideatore di un progetto innovativo, capace di raccogliere i fondi per sostenere la sua avventura, motivatore di un team di colleghi, superando scetticismi e ammutinamenti, condotti poi al raggiungimento dell’obiettivo con successo.
Un esploratore vissuto quasi 6 secoli fa che oggi alcuni intendono giudicare coi parametri del XXI secolo, pericoloso esercizio di stile che rifiutiamo e che porterebbe a distruggere ogni simbolo della cultura occidentale, prima di tutto quella americana.
Oggi, nell’era del politicamente corretto, c’è infatti un crescente movimento che ha eletto Colombo a “genocida del XV secolo”, facendone un capro espiatorio di una guerra ai valori europei, che pure hanno dato tantissimo all’America.
Per questo occorre organizzare, in Italia e negli Stati Uniti, un movimento d’opinione che difenda la nostra identità.
Un moto che sostenga chi con molto cuore e passione, senza coordinamento e mezzi, si è attivato spontaneamente nelle comunità italoamericane sparse in tutti e 50 gli Stati.
Quelle comunità che hanno eretto le 144 statue di Colombo presenti in America, spesso pagandone la realizzazione e restaurando a proprie spese quelle vandalizzate, difendendo un valore senza alcuna intenzione di contrapposizione.
Il primo Columbus Day di Denver nel 1909 e vide sfilare insieme italiani e nativi americani.
Su questi valori venne promossa dal Presidente Franklin Delano Roosevelt nel 1941 la festa federale, che gli americani onorano con parate e manifestazioni in cui le nostre due bandiere sventolano congiunte, come tributo di gratitudine all’Italia.
Con questa iniziativa ci proponiamo anche di promuovere eventi, offrendo strumenti e piattaforme di comunicazione, utili a diffondere argomenti alternativi alle tesi degli stati, contee e città che cancellano il Columbus Day per sostituirlo con l’Indigenous Day.
Festeggiare le radici della civiltà occidentale non può essere per sua natura e storia un modo per contrapporsi, ma deve essere un'occasione di confronto e dialogo per condividerne valori nel rispetto di tutti.
Per questo chiediamo di sottoscrivere questo manifesto, espressione del sostegno individuale alle Istituzioni, che hanno riconosciuto il 12 ottobre tra le giornate celebrative nazionali e internazionali come “Giornata nazionale di Cristoforo Colombo” e alle Comunità italiane negli Stati Uniti con cui condividiamo l’orgoglio di un’identità. Per farlo, vi chiediamo di cliccare qui